“Ripartire dai cittadini del futuro”.
Portare l’educazione digitale nelle scuole elementari “è un progetto che proporremo al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara” ha detto il Prefetto Bruno Frattasi, Direttore Generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, intervenuto il 29 novembre a Palazzo Wedekind a Roma. Durante l’evento organizzato dal ministero per le Riforme istituzionali ‘La semplificazione normativa tra presente e futuro. Le sfide dell’Intelligenza Artificiale e gli effetti sulla crescita del Paese’ il Direttore Generale ha svelato un obiettivo dell’Agenzia: quello di portare la cultura della cybersicurezza fin dalle scuole primarie.
“Sarebbe importante partire dai più piccoli – ha spiegato – perché i bambini a quell’età sono creta da plasmare a livello formativo ed hanno grande apertura mentale. Non tutti da grandi dovranno lavorare nel settore, ma a scuola si insegna anche la musica e certo non tutti da grandi faranno i musicisti. È importante dotare tutti di solide competenze basiche affinché abbiano conoscenza e consapevolezza delle opportunità e dei rischi che l’uso del mezzo digitale, e in particolare dell’Intelligenza Artificiale, comporta”.
“Bisogna fare in modo che cresca una forza di lavoro digitalmente molto competente. Qualunque settore della vita civile è toccato da questa rivoluzione tecnologica costituita da un processo di trasformazione digitale. Si deve fare in modo che i giovani abbiano una competenza basica in materia digitale che abbia anche lo scopo di formare all’uso del mezzo digitale in modo consapevole anche della potenza e dei rischi dello strumento” ha sottolineato. Per il Prefetto Frattasi “la formazione rivolta a un uso responsabile nei confronti degli altri realizza uno scopo di pedagogia civile. I fatti di cronaca – ha proseguito – ci pongono infatti davanti all’evidenza di come tanti giovani siano vittime del mezzo digitale”.
Questi sono i messaggi che si ascoltano in ogni convegno dedicato alla nuova alfabetizzazione digitale nazionale.
L’educazione digitale è l’unica vera arma contro l’incontrollato utilizzo dei sistemi informatici delle nuove generazioni, prive di educatori e di punti di riferimento.
Una volta, gli insegnamenti delle nostre famiglie, in tenera età, erano piuttosto banali ed elementari ma presenti e facili da comprendere. Oggi è difficile trovare genitori in grado di suggerire ai loro figli quali comportamenti adottare o quali consigli seguire. Eppure già a partire dai primissimi utilizzi di strumenti digitali come la semplice smart tv, consolle di giochi, app dei cellulari, iniziamo a immettere dati personali senza controllo.
Ecco che l’educazione digitale nelle scuole elementari diventa essenziale. Trovare chi potrebbe insegnarla è il prossimo dilemma da risolvere…